Et exspecto…

Alla fine del Credo la chiesa cattolica professa l’attesa della resurrezione dei morti: et exspecto resurrectionem mortuorum, et vitam venturi saeculi. Una riflessione lessicale su exspecto conduce all’addizione semantica: ex + specto = «guardo da». Il verbo spectare significa «guardare» e il verbo exspectare significa «aspettare»: quale rapporto c’è, fra guardare ed aspettare?

Per rispondere a questa domanda forse non sarà inutile riflettere un po’ anche su ἡ παρουσία – la presenza – che è voce del verbo πάρειμι – essere presente – come παρά + εἰμί = «sono presso». Per completare poi il quadro semantico, occorre indugiare un po’ anche su due altri verbi latini:

 

1. ad + specto = aspecto = guardo ripetutamente o con attenzione
2. in + tendo = tendo verso

 

L’exspectactio – l’aspettazione – è «aspettativa»; in questo senso è «speranza»: spectare in… ma ciò che è spectatus – guardato – è anche exspectatus – desiderato – cioè atteso. «Spettabile» è ciò che è spectabilis – visibile – in quanto oggetto di una spectabilitas – eccellenza – che proviene da una spectatio – vista – o da una spectio – osservazione – la quale ultima confina con l’auspicio: ad + spicio = ad + specio = guardo a…

Lo “spettro” dello spectum (da specio) è lo stesso dello spectatum (da specto) a dire che adspectum è adspectatum: l’aspetto è aspettativa, è «auspicio» di un’«attesa» in quanto aspectus, us (m) è la vista.